Riri Storm. Cerniera resistente all’acqua, aria e ai raggi UV, denti a tenuta stagna
a cura di Redazione, il 24/04/2008
Alle straordinarie opere d’arte provenienti dai più importanti musei svizzeri e non solo, il percorso espositivo che a partire dal Museo Cantonale di Lugano prosegue nel Museo d’Arte della stessa città (27 aprile – 17 agosto 2008), affianca immagini e oggetti del quotidiano, delle tradizioni e della produzione industriale svizzera, riuniti con un approccio frutto al contempo di considerazioni di ordine estetico-artistico e antropologico che mettono in luce i processi di miniaturizzazione, di ritualizzazione ed estetizzazione della vita quotidiana, riflessi anche di quella precisione, perfezione, efficienza e di quell’ordine che per molti aspetti caratterizzano il mondo elvetico.
Non potevano mancare le presenze di alcune società dello Swatch Group come la mitica Swatch, oppure Omega con il primo orologio che è andato sulla luna, o ancora Nivarox specializzata - a testimonianza dell'eccellenza dell'industria orologiera svizzera - in componenti e nella micromeccanica orologiera per le marche di prestigio nonché oggetti di uso quotidiano come il coltellino svizzero, la cerniera Riri e il pelapatate Rex.
Tra gli elementi fondanti dell’immaginario elvetico e dell’identità nazionale vi è evidentemente la montagna raffigurata nelle sue diverse declinazioni, ora romantiche, ora mistiche, oppure ancora nelle conquiste ‘ascensionali’ tipiche del turismo che si sviluppa nel periodo della Belle Epoque. Ma la montagna si presta quale soggetto artistico anche nelle sue note drammatiche e ostili, metafora espressionista di una dimensione esistenziale influenzata dagli sviluppi della storia, oppure ancora come luogo paradisiaco e come rifugio, fulcro dei valori autentici da difendere contro ogni aggressione.
Franz Gertsch. Maria und Benz, 1970. Dispersione su tela non preparata, 170 x 250 cm. Proprietà dell’artista
Emblematica in tal senso è l’esperienza del Dadaismo: nato a Zurigo dalla creatività di artisti principalmente stranieri rifugiatisi in Svizzera durante la prima guerra mondiale, il movimento si propagherà in tutta Europa ma per la realtà artistica e culturale svizzera si rivelerà come un’esperienza estemporanea, la cui eredità e in particolar modo l’approccio ironico alla realtà, si ritrovano nella produzione artistica contemporanea.
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Il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte di Lugano, nelle due sedi espositive presentano dal 27 aprile una grande mostra di respiro internazionale dal titolo Enigma Helvetia. Arti, riti e miti della Svizzera moderna dedicata al complesso rapporto che, dalla fine dell’Ottocento a oggi, ha ca...